Interviste (im)-possibili – AI prompt engineering

Ora che le intelligenze artificiali come chat GPT sono in grado di “capire” il linguaggio naturale, si richiede agli esseri umani di saper fare le domande giuste per creare contenuti di alta qualità intellettuale. Questa abilità, questo skill, si chiama prompt-engineering.

Il prompt engineer deve innanzitutto essere lui stesso esperto dell’ambito specialistico per cui richiede la collaborazione di chat GPT.

Lo scopo finale del prompt engineer deve essere quello di portare l’AI a costruire una argomentazione in linguaggio naturale che riveli la conoscenza statistica che AI ha dell’argomento in questione.

Questo è il valore aggiunto della collaborazione di AI: portare alla luce le correlazioni, le somiglianze, i patterns tipici della semantica del discorso in questione ed applicarli per costruire risposte pertinenti e significative.

Il prompt engineer deve quindi avere in mente un meta obiettivo: portare AI a concentrare la sua potenza analitica su un particolare “focus” che si desidera analizzare. Per questo deve mettere in atto una strategia di interrogazione che indirizzi con precisione l’ambito semantico che circoscrive il problema.

La risposta di AI deve sempre essere esaminata criticamente, deve essere sfidata in modo da chiarire le ambiguità, si devono intercettare le parole chiave delle risposte per adeguare le domande successive, e utilizzare la logica per mettere AI alle strette e farle riconoscere e correggere eventuali fallacie logiche o incongruità semantiche,

In questa serie di documenti utilizziamo il metodo della “intervista simulata” per far impersonare a chat GPT un certo personaggio con lo scopo di chiarire ed esplorare le risposte di esperti in ambiti diversi.

Dalle coordinate Cartesiane all’Algebra Geometrica Parte 4. Algebra di Clifford Cl(3)

Generalizzando il prodotto vettoriale geometrico allo spazio R3, si genera una algebra di Clifford CL(3),.

In Cl(3) si generano 3 bivettori unitari, ciascuno relativo al piano 3 dimensionale racchiuso tra ogni coppia di vettori base. Poichè ogni bivettore quadra a -1 e quindi si identifica con l’unità immaginaria, abbiamo un sistema di numeri complessi per ogni piano dello spazio 3D

Inoltre, con il prodotto geometrico dei tre vettori base di R3 si genera un nuovo trivettore unitario, anch’esso con le proprietà dell”unità immaginaria, perchè il suo quadrato si riduce allo scalare -1. Geometricamente il trivettore rappresenta il segmento orientato di spazio racchiuso dal parallelepipedo generato dallo scorrimento dei tre vettori unitari in una circolarità destrorsa o sinistrorsa.

Il prodotto geometrico in tre dimensioni è identificabile con la combinazione del prodotto vettoriale interno ed esterno della algebra vettoriale standard. Il prodotto geometrico in 3D sostituisce quindi sia il prodotto interno che il prodotto esterno, e quest’ultimo si rivela essere il duale della parte asimmetrica del prodotto geometrico.

La rappresentazione della rotazione di vettori in R^(3 ) tramite il prodotto geometrico porta alla definizione generalizzata di un operatore di rotazione,  che funziona in ogni spazio vettoriale di qualunque dimensione e con ogni oggtto geometrico. Per questo l’algebra geometrica trova piena applicazione nella grafica tridimensionale e nella rtappresentazione delle simmetrie dell’algebra molecolare.

Dalle coordinate Cartesiane all’Algebra Geometrica Parte 3. Algebra di Clifford Cl(2)

Nello spazio vettoriale R2 l’inserimento del prodotto geometrico tra vettori arricchisce la struttura astratta dello spazio vettoriale, che diventa una “algebra” sul campo dei numeri reali. Questa algebra che si basa su uno spazio vettoriale bidimensionale si chiama algebra di Clifford Cl(2).

Gli elementi dell’algebra Cl(2) si chiamano multivettori e si distinguono per “grado”.

I multivettori di grado 0 sono equivalenti ai numeri reali, i multivettori di grado 1 coincidono con i vettori di R2, mentre i bivettori, cioè multivettori di grado due, sono oggetti specifici dell’algebra di Clifford Cl(2) e nascono dal prodotto geometrico di due vettori.

Il prodotto geometrico include sia il prodotto interno che il prodotto esterno in una unica formulazione, il che permette di interpretare le operazioni geometriche di proiezione (prodotto interno) e di misurazione di aree (prodotto esterno) come operazioni elementari di Cl(2).

I numeri complessi, la cui natura vettoriale è incompatibile con lo spazio R2, si rivelano essere multivettori di un sottospazio di Cl(2).

Il prodotto geometrico tra due vettori contemporaneamente riscala e ruota i vettori, e questo permette di identificare un multivettore come un operatore di rotazione che agisce sui vettori senza uso di matrici.

Dalle coordinate Cartesiane all’Algebra Geometrica Parte 2. Il Prodotto Geometrico

In questa serie di video si espongono i principi fondamentali dell’algebra geometrica di William Clifford. In questo secondo video si dà come acquisito che Il vettore sia un oggetto astratto di uno spazio vettoriale dotato di prodotto interno. Il caso generale è lo spazio n-dimensionale R^n , dove i vettori sono ennuple di numeri reali. L’algebra geometrica è una estensione delle operazioni algebriche su uno spazio vettoriale per includervi l’operazione di prodotto vettoriale esterno: una operazione tra due vettori che produce un terzo vettore. Vedremo in questo video che la ricerca di un prodotto vettoriale esterno porta in modo naturale alla definizione del prodotto geometrico , concetto centrale di una algebra di Clifford, che unifica in una unica formulazione i concetti di prodotto vettoriale interno ed esterno.